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Il progetto Açailândia continua Stampa

Il lavoro iniziato da Federico e Ilaria nel 2010 viene portato avanti da un'altra coppia di LMC. Marco e Valentina sono partiti il 16 dicembre 2012.

 

Qui sotto il lavoro che svolgeranno:

 

1. Attività Socio-Pastorale

Il progetto prevede una componente pastorale del lavoro dei laici che si inseriranno nel contesto di Açailândia. In particolare attraverso:

- la visita alle famiglie e alle comunità della parrocchia insieme ad altri leader locali, con particolare attenzione alle realtà più fragili e di emarginazione presenti sul posto e a quelle attive nelle zone agricole;

- la partecipazione alle attività ecclesiali e di formazione della parrocchia;

- l’integrazione delle attività della parrocchia con i laici, i religiosi presenti sul posto, la Casa Familiar Rural e il Centro de Defesa da Vida e dos Direitos Humanos de Açailândia (CDVDH).

Una particolare attenzione sarà rivolta a Piquiá, un quartiere nato intorno al polo siderurgico di Açailândia.

Periferia nella periferia, da una quindicina d’anni è un centro d’azione privilegiato dell’attività missionaria comboniana. L’accompagnamento della comunità potrà essere fatto anche in collaborazione con il CDVDH.

Inoltre, dato che la comunità comboniana nella città prevede di rafforzare la sua presenza in quest’area e di crearvi un centro socio-pastorale, la presenza di due laici si integrerebbe a quella dei comboniani presenti per supportare le seguenti attività:

- articolazione dei vari gruppi di pastorale con le attività del centro;

- partecipazione al progetto “Ponto de Cultura” avviato nella parrocchia di Piquiá, con particolare attenzione alla realtà dei giovani, tenendo presente anche la professionalità che potrà essere spesa da Valentina (attualmente lavora come educatrice);

- partecipazione alle attività di redazione del giornale “Nossa Voz”, periodico di informazione della parrocchia e del centro socio-pastorale, tenendo conto anche delle competenze di Marco, che lavora come giornalista;

- contributo alla crescita della radio comunitaria, espressione delle attività del centro;

- partecipazione alla Pastoral da Criança attivata dalle comunità locali, con particolare attenzione all’avvio di questa attività a Piquiá;

- invio mensile di una Newsletter destinata ai LMC italiani, alla Diocesi di Milano e a tutti i contatti di Valentina e Marco, allo scopo di condividere e rendere partecipi di questa esperienza chi non la sta vivendo in prima persona.

 

2. Giustizia e Pace

Quest’area di lavoro prevede un impegno nella difesa della dignità e dei diritti della persona volto alla promozione della giustizia nel rispetto delle libertà individuali e sociali. Dato che in questo caso i laici si confronteranno con una realtà già indipendente e funzionante, bisognerà fare particolare attenzione a inserirsi con discrezione nel rispetto del principio di sussidiarietà.

Le attività in quest’area di lavoro saranno svolte prevalentemente all’interno o in collaborazione con il Centro de Defesa da Vida e dos Direitos Humanos de Açailândia (CDVDH), che si occupa soprattutto della lotta al lavoro schiavo (consulenza legale e reinserimento sociale dei lavoratori) e di varie attività di formazione offerte ai giovani.

Date le competenze di Valentina e Marco, le attività previste in questo contesto sono:

- interazione con il progetto Ponto de Cultura, legato alla comunicazione sociale;

- collaborazione con il cammino di formazione socio-politica dei leader comunitari nell’ambito del progetto “Rede de Cidadania” della Parrocchia;

- affiancamento al “Jupaz” (“Giovani per la pace”, rete dei comboniani nel BNE) e alla Casa Familiar Rural;

- collaborazione a una formazione integrata parrocchia/CDVDH con i leader delle comunità (educazione ai diritti, responsabilità sociale delle comunità cristiane, partecipazione politica, eccetera).

 

3. Difesa dell’ambiente e difesa dei diritti dell’uomo

Il progetto prevede anche un impegno di respiro globale a favore della salvaguardia del Creato, bene non rinnovabile donato da Dio a tutta l'umanità di ogni tempo, in un contesto, quello di Açailândia e del Brasile Nord-Est più in generale, che rappresenta una profonda cicatrice provocata dall’operato irresponsabile e dalla cupidigia dell'uomo.

La Campagna “Justiça nos Trilhos” (Sui binari della giustizia) è iniziata alla fine del 2007, su iniziativa dei Missionari Comboniani che lavorano e operano in diverse regioni dello Stato del Maranhão.

Una priorità d’azione nel contesto maranhense è la difesa dell’ambiente e delle popolazioni minacciate nella regione amazzonica, specialmente quelle situate ai margini della “Estrada de Ferro Carajás”. In particolare, appaiono evidenti i danni causati dalle multinazionali ai popoli indigeni e ai lavoratori, vittime dei danni ambientali.

La Campagna si sviluppa cercando di coinvolgere prioritariamente tre segmenti della società: i movimenti popolari e la base della popolazione, il mondo accademico, le istituzioni pubbliche locali.

L’attività di Valentina e Marco in questa area di lavoro si articolerà nei seguenti punti:

- impegno nelle campagne di informazione che accompagneranno il progetto con due obiettivi. Da una parte si cercherà di accrescere la coscienza collettiva dei diritti delle persone vittime di ingiustizia.

Dall’altra, si proverà a denunciare la situazione pubblicamente, così da accrescere la pressione sulle multinazionali e sulle aziende operanti nel territorio perché agiscano nel rispetto dei diritti dell’uomo e limitando il più possibile i danni all’ambiente circostante;

- collaborazione nella gestione di strumenti informativi della campagna, quali siti internet, materiale audio-visivo o altro;

- relazioni con il nodo italiano della campagna e le associazioni che la appoggiano;

- relazioni con il mondo dell’informazione italiana, con l’obiettivo di fare parlare anche i media italiani di queste problematiche;

- segreteria organizzativa della campagna;

- accompagnamento degli incontri con le associazioni e i movimenti locali lungo il corridoio del Carajás.

 
Presentazione progetto Aber Stampa

piccioMarco Piccione, Maria Grazia Pizzi e il piccolo Francesco sono una famiglia. Marco e Maria Grazia sono sposati dal 2006.

Questo progetto vuole essere pensato per una famiglia che si inserisce nel tessuto sociale locale con il quale condivide lo stile di vita e la quotidianità. In particolare vuole proporre una presenza missionaria integrata con la pastorale e con le azioni sociali a livello di famiglia comboniana. L’apostolato dei laici si realizza mediante lo svolgimento delle attività legate alla loro professionalità, mediante la specificità dell’essere famiglia e nella testimonianza del messaggio del Vangelo come buona notizia di pace, giustizia e speranza per tutti. Dal punto di vista professionale, Maria Grazia è medico specializzato in malattie infettive mentre Marco è educatore.

La realtà locale presenta molteplici sfide tra le quali sono state individuate tre aree di lavoro. La scelta delle aree di intervento deriva dalla valutazione delle competenze dei LMC coinvolti, dalla loro natura stessa dell’essere famiglia cristiana unitamente all’individuazione delle necessità presenti al momento della stesura del progetto e riscontrate anche tramite il vescovo della diocesi locale.

Area di Lavoro 1: Attività socio-sanitaria - Maria Grazia lavora all’interno della realtà ospedaliera come medico svolgendo le normali attività previste e secondo le modalità concordate a rotazione sui vari reparti a seconda delle esigenze.

Area di Lavoro 2: Attività socio-educativa - Marco lavora come educatore nella struttura che ospita bimbi e ragazzi orfani con età compresa tra i 6 e i 18 anni. In équipe con le suore che si occupano della gestione dell’orfanotrofio, promuovono di volta in volta le attività e gli interventi più opportuni per il raggiungimento degli obiettivi educativi prestabiliti.

Area di Lavoro 3: Attività di pastorale familiare - Oltre ad essere presente come famiglia e condividere la quotidianità con la gente locale, in collaborazione con il vescovo Franzelli e le realtà già presenti sul territorio lavorano ad un progetto che ha lo scopo di condividere con le famiglie del posto un percorso teso a rispondere alle problematiche che loro sentono come più vive, attuali ed urgenti.

 

Per saperne di più segui il loro blog

Visita il sito dei laici missionari comboniani

 
Laici missionari comboniani in Brasile Stampa

La nostra associazione sostiene Ilaria e Federico, laici missionari comboniani in missione dal 2010 ad Açailândia.

Tra i tanti progetti che seguono c'è la Campagna “Justiça nos Trilhos” (Sui Binari della Giustizia).

 

Per approfondimenti:

 
2008: St. Theresa Centre in Ghana Stampa

Il St. Theresa Centre accoglie giovani tra i 15 e i 22 anni di ambo i sessi con disabilità a livello fisico, offrendo loro l’opportunità di imparare un mestiere e di aumentare abilità, autonomia e stima di sé stessi, persone attive e produttive nella società in cui vivono. Il Centro, un'istituzione privata della Diocesi di Keta-Akatsi, diretto sia a livello pedagogico che economico dalla Congregazione dei Servi della Carità – Opera don Guanella, è ad Abor, un paese di circa 3000 abitanti nel Sud-Est del Ghana, in una zona rurale, vicino al confine con il Togo.

 

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2007: Centrafrica, progetto riparazione pompa Stampa

UNA LAICA MISSIONARIA IN CENTRAFRICArosanna

 

Repubblica Centrafricana! Molti non sanno nemmeno che esiste, perché sembra fare riferimento solo all’Africa Centrale.

Eppure nella lingua locale il suo nome è BeAfrika. Be, che significa cuore, ovvero cuore dell’Africa, centro dell’Africa; Repubblica Centrafricana.

Cari amici sono Rosanna laica missionaria comboniana, perugina di adozione, appartenente al gruppo laici di Firenze.

Grazie alla nostra guida p. Lino, diversi laici e gimmini compresi, sono partiti per la missione, chi per un mese, chi per quattro mesi, chi per un anno, chi per due anni come Andrés, o per tre anni come Claudio ed io.

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