Progetti

casa_bambino

Donazioni

manoPuoi effettuare donazioni libere oppure donare il 5 per mille. Tutti i soldi raccolti verranno impiegati nei progetti che annualmente sosteniamo.

Seguici su

Home Comunità Lavori in corso Agosto 2013: cronistoria aggiornata
Agosto 2013: cronistoria aggiornata Stampa

Il nostro gruppo nasce ufficialmente nel 2006 e sin da subito si concretizza il desiderio di voler realizzare una comunità residenziale di famiglie.
Il modello a cui ci ispiriamo è quello di ACF ma in più vogliamo che sia 'comboniana' e che in particolare sia di supporto a chi vuole partire. Le prime verifiche sono dunque con i missionari comboniani: p. Alberto Pelucchi ci dice che il castello di Venegono non è da considerare; e con ACF: dopo un lungo dialogo Bruno Volpi ci dice che non possiamo rientrare in ACF perché il voler dichiarare un'etichetta a priori viola la 'laicità' su cui ACF è basata.
Ci mettiamo dunque di impegno e proviamo con le parrocchie della zona, incontriamo il vicario di Varese, ecc. Ne esce ben poco... eccetto un parroco che sembra ben convinto a voler mettere a disposizione un vecchio asilo. È il 2007.
Subito si capisce che sarebbe stato un lavoro lungo ma ci sembra di vedere buone sinergie in campo: la parrocchia, il Comune, Mondo di Comunità e Famiglia, i Comboniani. Si fanno incontri, progetti, verifiche preliminari... un passo alla volta si procede e intanto il tempo passa: arriviamo nel 2009 e dobbiamo fermarci in attesa del benestare delle Belle Arti. Arriverà nel 2010 e sarà più severo di quanto ipotizzato, la revisione del progetto che ne segue innalzerà di conseguenza molto i costi, dagli ipotizzati 600mila ad 1 milione di euro. Così ad ottobre gettiamo la spugna, a malincuore.
Contemporaneamente arriva a Venegono p. Livio Tagliaferri che ci suggerisce di riprovare a chiedere uno spazio al castello (che con il passare degli anni era diventato sempre più vuoto). Così facciamo, ma p. Corrado Masini è sufficientemente esplicito: anche questa volta dunque proviamo a buttarci su altro.
Il 2011 è caratterizzato da molti incontri nel tentativo di aprire porte: cooperative, fondazioni, uffici importanti della diocesi di Milano... Non ne caviamo nulla. Il nostro budget come partecipazione delle famiglie al progetto, nonostante per noi risulti un impegno significativo, è nulla rispetto a quanto servirebbe per far accadere qualcosa. L'alternativa sarebbe l'acquisto in prima persona, ma è una strada che ci sembra leghi troppo il progetto alle sole famiglie che ne faranno parte, quindi per il momento accantoniamo l'idea.
All'inizio 2012 ci rivolgiamo nuovamente ai missionari comboniani, raccontando tutti i nostri sforzi, rinnovando il nostro impegno economico e chiedendo un aiuto sostanziale sulla struttura. Iniziamo così a vedere un buon numero di corti in vendita e ad aprile il Consiglio provinciale si esprime favorevolmente sull'acquisto di una corte a Solbiate Olona... Poi però non si trova un accordo economico con la proprietà e l'opportunità sfuma.
Il mese successivo troviamo un terreno ad Abbiate Guazzone su cui costruiamo con l'aiuto di un'impresa e un architetto un buon progetto che risulta un ottimo investimento immobiliare. Sembra tutto in dirittura di arrivo per settembre ma proprio a settembre termina il lavoro della commissione castello che aveva il compito di trovare una soluzione per quella struttura ormai vuota. La conclusione è che non si sono trovate strade per venderla e che il costo di ristrutturazione risulta inferiore alle attese, l'unica soluzione è dunque sistemarlo. La comunità LMC potrebbe esserne parte. Questo di fatto ferma l'acquisto del terreno ad Abbiate Guazzone.
Ad ottobre due rappresentanti del nostro gruppo sono accolti al Consiglio provinciale, cerchiamo di convincere il Consiglio dell'importanza del progetto comunità famiglie, per il futuro del nostro gruppo ma anche per il supporto ai progetti di partenza e al cammino LMC a livello nazionale. Chiediamo visibilità sulle loro intenzioni. Ci ascoltano, esprimono commenti positivi su quanto raccontato, ma non ci danno risposte. Noi abbiamo l'impressione che il processo decisionale sul castello di Venegono sia nell'incertezza più totale.
Poi però a novembre la svolta, il Consiglio si esprime per la ristrutturazione del castello, a gennaio la approverà ufficialmente. Il 2013 è dunque un anno di progetti e costruzione di sinergie. Il castello di Venegono avrà un futuro, tornerà ad essere un centro missionario importante per il territorio, crocevia di iniziative, incontri, e tra le tante cose anche casa dei LMC. La comunità comboniana di Venegono accoglie molto bene il progetto e insieme si inizia a camminare verso l'obiettivo. Religiosi e laici vivranno da buoni vicini con la giusta indipendenza (la struttura si presta molto bene ad essere divisa, gli ambienti dedicati ai laici hanno ingresso indipendente e spazi completamente separati) ma con la profetica opportunità di una fruttuosa collaborazione.
Il progetto sembra essere tanto concreto, avendo il Consiglio provinciale ratificato la decisione, che la notizia si sparge nei mesi sul territorio: associazioni, società civile, parrocchie, diocesi, gruppi missionari... tutti accolgono con entusiasmo le prospettive che si aprono con la realizzazione di quello che sarà. Un luogo caro a molti diverrà nuovamente vivo, le aspettative si moltiplicano in modo spontaneo.
Sulla strada verso la concretezza si trovava ancora però il benestare del Consiglio generale, necessario per quei progetti di una certa rilevanza economica. Tale benestare a giugno non è arrivato, il progetto è stato fermato. Alla Provincia italiana si chiede di presentare un resoconto economico più dettagliato sui progetti attualmente in corso prima di procedere con un nuovo impegno economico. Si esprimono inoltre forti perplessità sulla vicinanza tra laici e religiosi.
Noi invece continuiamo a trovare in questa vicinanza nella reciproca indipendenza un modo nuovo per essere missionari sul territorio e per dare vita in questo tempo alle intuizioni che furono proprie del Comboni. A quanto pare anche la Provincia italiana continua a crederci e chiederà al Consiglio generale di rivedere il parere sul progetto.
Noi vogliamo credere che il Consiglio generale riconoscerà il valore del lavoro sin qui svolto, del progetto che si intende realizzare e che darà presto la sua approvazione.

 


Combinazione Onlus - associazione di volontariato - c.f.: 90035090126