Domenica 12 marzo 2006
Giornata di formazione e incontro
tra MCF (Mondo di Comunità e Famiglie) e LMC (Laici Missionari Comboniani)
Comunità di famiglie & carisma comboniano
presso "Condominio Solidale G. Riganti" - via Angela Dell'Acqua 24, Casciago (VA)
Programma
- ore 9.00 accoglienza
- ore 9.30 inizio lavori con gli interventi di:
p. Gianni Nobili: breve storia dei LMC
p. Raffaello Savoia e p. Saverio Perego: i LMC oggi
Bruno Volpi: ACF e LMC
- ore 11.00 condivisione
- ore 13.00 pranzo insieme (il primo verrà offerto dalla comunità di Casciago; il resto viene portato da tutti e condiviso)
- ore 15.00 scendiamo nel concreto: costruire una comunità comboniana intorno a Venegono - tavola rotonda
- ore 17.00 messa insieme
- ore 18.00 conclusione
***
Ripresa incontro "Comunità di famiglie e carisma comboniano" di domenica 12 marzo
Reazioni di pancia
- Non si capiva se Nobili e Volpi si intendessero sulla stessa idea, la stessa prospettiva futura.
- Sembrava quasi che Volpi giocasse in difesa sulle spinte di Nobili e in fondo in fondo non si volesse impegnare troppo.
- I discorsi di Volpi (come l'intervento di Patrizia Zendali) sembrano quasi prestampati, indipendenti da noi che stavamo lì davanti.
- L'atteggiamento di Volpi era a tratti forse "buzzurro".
- Da parte di ACF sembrava che continuassero solo a tirare acqua al loro mulino della tesi che non è in fondo necessaria una "comunità comboniana", le famiglie dal carisma comboniano possono già esprimere tutto la loro combonianità nelle attuali variegate comunità di ACF.
- La nostra impressione è stata quella di essere trattati un gradino sotto. Sotto ACF, sotto i comboniani e nemmeno considerati alla pari con gli altri gruppi di laici.
- Non ci siamo sentiti presi sul serio, eravamo quelli che suonavano la chitarra, quei giovani con i sogni per aria appena usciti dal GIM.
- Abbiamo ricevuto tanti giudizi senza che loro ci conoscessero.
- Se voleva essere una condivisione è mancato l'ascolto.
- Non ci siamo sentiti ascoltati, sapevano già in anticipo cosa ci volevano dire.
- Abbiamo ricevuto quasi esclusivamente "bastonate", cartelli di allarme, e ben poche espressioni di incoraggiamento.
- È ora di finirla con la frase "non si fanno comunità di amici". Non facciamo di certo una comunità perché siamo amici, piuttosto è vero il contrario: stiamo diventando amici perché cerchiamo insieme un modo possibile per vivere alcune scelte...
- Se pensavano di scoraggiarci hanno ottenuto l'effetto contrario, siamo ora più convinti di prima.
Reazioni a posteriori
- Siamo stati "provocati" sta a noi ora, che questo serva a tirar fuori una reazione positiva-propositiva.
- Se non ci hanno dato una mano sotto l'aspetto pratico (il fattore X della casa non sembra aver fatto grossi passi avanti), hanno però lasciato aperta la porta (e non è poco), sta a noi ora trovare la strada per entravi.
- Quello che ci portiamo a casa quindi è un rinnovato appoggio da parte dei Comboniani e la disponibilità di ACF di coprirci le spalle nel momento in cui troviamo una struttura.
Possiamo quindi in questo momento storico approfittare dell'aiuto di ACF per metterci in piedi, per poi verificare a progetto avviato se prendere altre strade.
Quali i passi futuri
- Costituire un "gruppo di lavoro" ufficiale. Per far questo Alessandra ha già scambiato qualche parola con Giampiero Zendali (responsabile dei gruppi di lavoro in ACF) che ci ha invitato a parlarne con lui. Se possibile lo incontreremo sabato 1° aprile (giorno dei lavori di giardinaggio) a Casciago. Alberto sentirà se in quella data sarà possibile.
- Muoversi su tutti i fronti possibili per la ricerca della casa:
- comunicazione in curia (Paola?)
- famiglia cristiana (Claudio)
- p. Piercarlo (Samuele)
- incontro con i parroci dei paesi che ci interessano (commissione apposita da metà aprile)
- etc...
- Costituirci in associazione. Per incominciare a fare un patto ufficiale tra i "laici comboniani" di Venegono e dimostrare di fare sul serio. Per essere in grado di trattare poi un po' più alla pari con Comboniani e ACF. Il dibattito in questione è aperto, statuto e finalità specifiche da discutere.
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Breve resoconto delle 4 chiacchiere fatte con Gianpiero Zendali sabato 1 aprile
Abbiamo tirato le fila del discorso iniziato durante l'incontro con Bruno Volpi lo scorso 12 marzo.
ACF è disponibile ad aiutarci nel progetto comunità. ACF può farci da controparte nel contratto di comodato della struttura che troveremo.
Il percorso temporale ipotizzato è il seguente:
- ricerca della struttura
- ACF stipula il contratto di comodato
- noi ci costituiamo in associazione che avrà tra le finalità la gestione della struttura, e che quindi costituirà il gruppo di lavoro concreto
Giampiero Zendali si è offerto di essere per noi punto di riferimento per questo nostro percorso. Credo che sarà un aiuto prezioso.
Nel prossimo periodo quindi dovremo concentraci, guarda un po', nella ricerca di una possibile struttura. In dialogo con i comboniani (anche per il fattore castello), e ACF (case ancora orfane di gruppo di lavoro), parrocchie, etc.
Per quanto riguarda le case che attualmente ACF ha a disposizione nella zona è saltata fuori la cascina di Figino... Io mi ricordavo di aver già letto qualcosa in proposito... E di fatti ho trovato tra le mie mail due item: il primo datato 9 dicembre ed è la lettera che trovate in allegato. Il secondo molto recente: 15 marzo...
Leggete... quello che mi che mi ricordavo era l'espressione "entusiasmo paziente"...!!!!
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