Incontro gruppi LC a Padova, 29-30 luglio 2006 |
Claudio ha partecipato a nome di tutto il gruppo... Il gruppo di Padova era quello più numeroso: Josè, Monica, Antonio, Roberto, Dorella, Fabrizio, Francesca, Andrea, Katia, Paolo, Severino (Comboninsieme), p. Enzo. Gruppo di Verona: Francesco, Giovanni, Alessia (amica di Simona e Sergio), p. Raffaello. Rappresentante del gruppo di Brescia: Marino. P. Raffaello prima di cominciare la sua riflessione ci ha suddivisi in gruppetti. Ogni gruppo doveva individuare tre soddisfazioni e tre difficoltà che avuto con l'intera famiglia comboniana. Tra le soddisfazioni: accoglienza, disponibilità, relazioni create, amicizia, credere ed agire su alti ideali e valori, esempio dei missionari, dono della fede, autonomia. Tra le difficoltà: collaborazione, poca apertura, scarsa continuità per chi fa il GIM, poca comunione tra religiosi e religiose, minore interesse rispetto a quando si era più giovani e potenziali vocazioni religiose, discontinuità per rotazione dei religiosi e differenti vedute. P. Raffaello ha poi incentrato la sua riflessione sulla prima lettera di s. Paolo ai Corinzi (1Cor 12,4-11) e successivamente (1Cor 12,12-31). Come approfondimento e riflessione personali, oltre alla lettera paolina ci ha consigliato di leggere o rileggere nel prossimo futuro il Piano di Comboni (quarta versione) e una riflessione di p. Francesco Pierli e sr. Maria Teresa Ratti dal titolo: "Ministeri per una nuova stagione missionaria" (si può trovare nel sito www.comboni.org).
Nell'incontro di domenica mattina con p. Alberto Pelucchi è emersa sostanzialmente la necessità di chiarirsi su alcuni punti. Chiarimenti che devono essere fatti tra i gruppi di laici, prima a livello zonale e poi nazionale. E chiarimenti anche da parte delle comunità religiose. - Quali sono i criteri per definire i laici comboniani (LC)? - Come si scelgono i rappresentanti dei gruppi? E quali sono i criteri di votazione nelle assemblee? - Quale formazione per i LC? Fatta da religiosi o da laici? P. Alberto si sta impegnando a chiedere ai superiori di tutte le comunità italiane se ci sono laici, chi sono, cosa fanno... e chi sono per loro i LC. Anche i singoli gruppi sono chiamati a presentarsi; a creare una "carta d'identità" (pieghevole, depliant) che spieghi chi sono i LC, cosa fanno... "Un laico non si definisce per quello che fa ma per quello che è". (p. Alberto) "Non si può definire LMC solo chi parte". (p. Alberto) - Definire meglio LMC e LC? Oppure è meglio creare un solo gruppo? - Rispettare i carismi delle diverse zone "Evitare formule di coordinamento 'pesante'". (p. Alberto) - Pensare ad un incontro nazionale ogni 3 anni e non più annuale - Scegliere come rappresentanti dei gruppi persone che abbiano disponibilità a muoversi - Apprezzamento al lavoro che è stato fatto in questi anni - Elaborare meglio il libretto (carta d'identità) "Testimoni del Vangelo al servizio del mondo" (sussidio 3 - 2006) - Ricchezza intorno ai LC da valorizzare: varie esperienze di giovani post-GIM... "A fine anno bisogna chiudere il discorso". (p. Alberto) Il gruppo LC Nord-Est si ritroverà per un incontro il 24 settembre cercando di coinvolgere anche le nuove realtà (post-GIM). Contatterà le comunità religiose alla ricerca di laici che operano nel nascondimento. P. Raffaello pensa che sia opportuno che anche la zona Nord-Ovest si riunisca per un incontro.
Personalmente da questa convivenza, dopo la riflessione che ci ha proposto p. Raffaello (1Cor 12) ma anche con l'inno alla carità che ne segue, e sostenuto anche dalle letture della liturgia domenicale, porto a casa: unità nella diversità, servizio, carità, umiltà, attenzione alle necessità, fidarsi anche di chi sembra che non possa dare niente e condivisione. |