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Rilettura del cammino 2006 Stampa

25 giugno 2006

Laici Missionari Comboniani Venegono

 

 

Incontro di rilettura del cammino compiuto

 

I frutti del cammino di quest'anno, cos'è cambiato in noi e nella nostra vita

  • Il sentirsi in comunione con tante persone mi fa sentire parte di una comunità dove si condivide: la fatica di camminare, i sogni di ognuno e sostenerli, i passi in avanti dei progetti di ognuno di noi, il cercare di arrivare anche insieme ad aiutare concretamente gli altri.
  • Il cammino di quest'anno mi ha portato a fare nuove amicizie, credo si essermi inserito bene, e di aver contribuito a creare comunità, soprattutto con alcuni/e con i quali ho trascorso più tempo in occasioni di incontri su comunità e coro.
  • Amicizia... nella mia vita è diventato un punto di riferimento molto importante, anche se... cosa è cambiato in me? Voi che ascoltate ciò che dico, a me sembra già tantissimo... sul lavoro non ascoltato...
  • La scoperta di altri giovani come me che condividono con me il modo di vedere il mondo e un sogno da realizzare. Quindi iniziare a vedere la possibilità concreta di realizzare questo sogno comune.
  • Una maggior consapevolezza di voler impegnare sé stessi per gli altri (missione), ma con gli altri (comunità - gruppo). Un arricchimento, in misura diversa, del legame con ognuno di voi che nasce dall'incontro, dalla condivisione.
  • Fare gruppo: un gruppo nel quale identificarsi e condividere uno stile e delle scelte. Riflessione mia sul "partire": cosa vuol dire, come fare, quando fare. Riflessione nostra sulla comunità.
  • Ricchezza del confronto, del pregare, del mangiare insieme come assaggi di comunità.
  • Questo gruppo è stato sicuramente una grande occasione per trovare uno spazio in cui poter fare maggior chiarezza in me stessa, potendomi circondare di persone "in ricerca". Un punto di forza/sostegno.
  • La meta, il sogno... non più da sola, la comunità. Se penso a quello che ho cercato e ho trovato... Essere in tanti a camminare nelle differenze. Il desiderio costante di incontro.
  • Nuove persone, amici da conoscere con cui camminare, tempo per fermarsi e riflettere.
  • Essere diventati piccola comunità aperta agli altri e alla missione, con una storia breve desiderosa di andare avanti.
  • Nuovi compagni, nuova speranza.
  • Crescita mia personale per mio cammino, per la scelta di vita.
  • Scoperta di nuove amicizie e approfondimento di quelle più vecchie. Gioia nel condividere con altri il cammino, un sogno, un progetto. Vicinanza nei momenti più difficili, di sconforto, arrabbiature, quando la sensazione di non farcela si fa sentire. Bellezza del pregare insieme e di conoscere un po' di più S. Daniele. Forte sensazione di far parte di un progetto più grande di me, ma di non essere sola in questa avventura.
  • Relazioni e reti. Approfondimento comboniano. Prendere le misure su cosa significa la dimensione laicale.
  • Federico.
  • Ho capito quanto sia fondamentale stare insieme, l'importanza di un cammino che ci unisce e di un desiderio comune (essere aperti al mondo)... tenere i contatti con gli altri laici missionari in terra di missione.
  • La consapevolezza dell'esistenza di gente abbastanza folle da poter cambiare il mondo... (o quanto meno la 'funzione' del castello comboniano!) Cosa possibile solo attraverso il gruppo, la condivisione, la preghiera.
  • Consolidamento delle relazioni pre-esistenti. Maggiore apertura verso l'altro. Scoperta ed approfondimento della conoscenza della "Famiglia Comboniana".
  • Avere di nuovo incontri mensili che sono serviti a "risvegliare" alcuni stili che si stavano addormentando, e che mi hanno dato un po' di forza per continuare il cammino intrapreso 3 anni fa. Il ritrovare persone con cui condividere e confrontarmi.

 

Una difficoltà incontrata

  • Accompagnare il cammino con una preghiera forte.
  • Riuscire a ritagliarmi tempi al di fuori dell'incontro mensile sia per la preghiera, sia per gli incontri.
  • I tempi di questo cammino, mi sembra tutto troppo dilatato nel tempo, troppe pause tra un incontro e il successivo e ciò rende più difficile la progettualità.
  • Poco tempo a disposizione.
  • Per ora non ho difficoltà.
  • Le distanze fisiche e quindi la possibilità di incontrarsi più spesso.
  • Il desiderio di passare a vivere più concretamente alcuni progetti e l'impossibilità materiale che porta a rimandare, posticipare.
  • Riuscire ad essere sempre presente con il pensiero, mente, cuore.
  • Mancanza di operatività. Riconoscimento dell'esistenza del gruppo ed in integrazione con i progetti formativi comboniani. Confusione di ruoli e progetti.
  • Sensazione di ritrovarsi su di un cammino molto lungo, forse troppo per il tempo che ho a disposizione.
  • Differenze tra noi.
  • più che difficoltà ho la sensazione che con alcuni con i quali ci siamo visti poco non è potuta crescere la conoscenza reciproca.
  • A volte la stanchezza prende il sopravvento.
  • Riuscire a sposare la mia diversità/unicità di intenti con le esigenze del gruppo, spesso più legate al desiderio di creare un comunità in Italia e basata sul nucleo famigliare.
  • Difficoltà di non riuscire sempre a condividere.
  • Formazione personale e preghiera.
  • La difficoltà dell'approccio con tutti voi (purtroppo parte del mio carattere).
  • Temi affrontati a volte un po' generici, lontani...
  • Trovare un impegno e mantenerlo come coppia e come comunità.
  • La distanza che non mi permette di vivere in pieno la dimensione del gruppo con i vari impegni ed iniziative, e che a volte mi fa sentire "fuori dal gruppo" visto che partecipo solo agli incontri domenicali.
  • La costanza nella preghiera. Ritrovarsi fuori in una comunità. La voglia di condividere più momenti insieme e l'impossibilità concreta di farlo.

 

Un desiderio, un sogno per il cammino che ci aspetta

  • Un futuro più sereno sulla strada giusta, quella preparata da Dio per me e per la mia famiglia.
  • Desidererei di riuscire a concretizzare un po' di più alcuni aspetti del cammino. Nel cuore c'è un profondo desiderio di comunità. Un cominciare a sperimentarmi nel sostegno ad un progetto.
  • Poter trovare un luogo che mi permetta di accogliere le diverse dimensioni della mia "missionarietà": Fede, Cammino comunitario interculturale, Comunità famiglie/Laici Missionari e altro. E mi dia la possibilità di contare su elementi concreti su cui poter investire il mio futuro.
  • Il desiderio è quello di crescere ancora di più nel creare comunità e farlo concretamente, penso che il Signore in questo momento più che partire mi chiede di impegnarmi concretamente per realizzare la comunità; in modo che sia un punto di appoggio per chi parte e per chi arriva, anche questa è missione e servizio.
  • Maggior concretezza.
  • Focalizzazione su due filoni principali: comunità (il vivere comune), missione (partire, tornare, stare, essere, fare...)
  • Dimensione in cui giocarsi: comunità e missione.
  • Cercare di conoscere di più le persone incontrate in questo posto vivendo qualche progetto insieme.
  • Di continuare a camminare con voi e di una formazione più laicale basata sulla multiculturalità, sul creare insieme un progetto per la missione. Di creare più rete tra noi laici missionari con il territorio e collaborando con i padri comboniani.
  • Gruppo di lavoro su di una casa.
  • Aiutare concretamente un progetto di laici in missione o altri progetti, fare più incontri di preparazione e di preghiera.
  • Concretizzare il fuoco che arde dentro con la nascita della comunità.
  • Accompagnare qualcuno che parte o partire per...
  • Riuscire a trovare da subito il progetto da seguire, e gli altri da sostenere tenendosi in contatto con chi è via (le famose lettere dalla missione). Trovare un luogo dove pensare il nostro futuro.
  • Concretizzare: il sogno di tutti, l'impegno, la fede/testimonianza. Continuare la comunione spirituale.
  • Operatività/attività sul territorio. Diventare un'opportunità per la Famiglia Comboniana. Gruppo di lavoro per la comunità.
  • Iniziare la comunità di famiglie da cui cominciare a partire per la missione.
  • Il sogno di riuscire ad individuare progetti (comunità, missione ad gentes) da portare avanti in previsione che poi qualcuno di noi parta come testimone, fare in modo che il gruppo diventi un ponte per chi va e chi torna.
 


Combinazione Onlus - associazione di volontariato - c.f.: 90035090126