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Missione e... motivazioni alla partenza: preghiera Stampa

 


25 marzo 2007

 

Canto iniziale


L’incontro con Cristo non fa restare in un’intimità chiusa con Lui, ma porta a partire. Se è importante il movimento verso Gesù, resterebbe incompleto se non avesse l’altro percorso da Cristo ai fratelli, sarebbe troppo egoistico, uno spreco troppo grande.

È Cristo che, senza chiedere nulla in cambio, si offre completamente all’umanità. A me, a te. E chi se ne fa discepolo ne deve imitare il percorso. Sapendo che “il cammino si fa camminando”, niente ci viene dato per scontato. Ogni giorno ho bisogno della motivazione e decisione che mi spinge ad essere discepolo/a del Signore.

 

SALMO: DISCEPOLO E ANNUNCIATORE DEL SIGNORE
È stata un’esperienza di conversione
di cui ringrazio ogni giorno il Signore,
un progressivo e dolce innamoramento
che mi ha riempito il cuore di gioia
e cambiato profondamente la vita.

È entusiasmante e ricco di frutti
percorrere questo cammino di fede
condividendo difficoltà e intuizioni
con dei fratelli e degli amici
che cercano il vero volto di Dio.

Quanti segni mi hai dato, Signore
di questa tua premurosa presenza,
quante persone mi sono state di stimolo
con le loro scelte coraggiose e sofferte,
con delle parole che erano dei segni.

Pazientemente mi hai guidato a capire
che non sono lunghe e regolari preghiere,
messe, devozioni, penitenze
o la scrupolosa fedeltà ai miei doveri
quello che tu mi chiedi per prima cosa.

Tu chiedi e vuoi da un discepolo
l’ascolto quotidiano della Parola
un atteggiamento di contemplazione e di lode
della tua presenza nei fatti della vita
e un amore di servizio ai fratelli.

Soprattutto mi chiedi una scelta,
un impegno personale e definitivo
come risposta ai doni che mi hai fatto,
a quella chiamata che da sempre ho sentito
ad una fedeltà oltre l’etichetta e il ruolo.

Per questo ora sento di dirti,
come traguardo di una lunga ricerca
e nello spirito e nella verità dell’amore:
“Eccomi, sono tuo servo, tuo amico,
voglio essere tuo discepolo per sempre.

Seguirti più da vicino, conoscerti
e farti conoscere agli uomini
sarà il mio impegno primario e costante,
il mio desiderio e la mia gioia più grande”.

Voglio farti conoscere, Signore,
manifestare il tuo amore di tenerezza,
specialmente a quelli che più ami,
ai poveri, a chi è nel dolore
e a quelli che ancora non ti conoscono.

PARTIAMO DA NOI… (condividiamo incontri o preghiere)

 

Missione è partire

Missione è partire, andare, lasciare tutto, uscire da noi stessi, spaccare la corteccia dell’egoismo che si rinchiude nel nostro piccolo “io”.

È smetterla di girare intorno a noi stessi, come se fossimo noi il centro del mondo e della vita.

È non lasciarsi intrappolare dai problemi del mondo piccino al quale apparteniamo… l’umanità è più grande!

Missione è partire continuamente senza percorrere chilometri di strada.

È soprattutto accorgersi degli altri, scoprirli e incontrarli come fratelli e sorelle.

E se, per incontrarli e amarli, è necessario solcare i mari e volare per i cieli, allora missione è partire e raggiungere i confini del mondo.

(Helder Camara)

 

Chi resta in patria, non è “lasciato a casa”. L’inquietudine del Vangelo e la sollecitudine per il suo annuncio, sempre che la buona notizia ci abbia davvero cambiato la vita, ci spingono sempre verso qualche “partenza”. Dovrebbero nascere spontanei la preghiera e l’impegno missionario. Una delle forme principali della missione è proprio il miracolo della fraternità, la dedizione alla sua cura non è mai tempo perso e neppure tempo sottratto ad altre urgenze del “fare” missionario.

(missionario francescano)

 

canto finale

 


Combinazione Onlus - associazione di volontariato - c.f.: 90035090126