Presentazione BOA Stampa

Da un paio di anni abbiamo maturato il desiderio di fare qualche scelta che avesse più impatto sulle nostre vite e poi anche sul territorio.
Così, venuti a conoscenza di un appartamento di proprietà dei missionari comboniani e non utilizzato sul territorio di Busto Arsizio, abbiamo deciso di avviare un progetto di accoglienza per migranti richiedenti protezione internazionale. Dopo una fase di preparazione dell'appartamento abbiamo inviato la nostra manifestazione di interesse alla prefettura di Varese che dal 23 luglio 2016 ci ha assegnato 6 ragazzi provenienti dalla Guinea.
La nostra idea è quella di realizzare un'accoglienza diffusa, che permetta grazie ai piccoli numeri degli accolti e grazie alla rete dei volontari che si sta spendendo in questo progetto di offrire una accoglienza più umana e la possibilità di un'integrazione reale.
I ragazzi vivono in appartamento e sono sostanzialmente autonomi. Abbiamo assunto una persona con ruolo di custode per la notte, per gli accompagnamenti e per la mediazione linguistica, e un educatore part-time. Al momento i ragazzi sono impegnati con diversi corsi di italiano, come primo step per raggiungere un minimo di autonomia, ma stiamo già cercando di costruire una rete di cooperative, associazioni, realtà di volontariato, parrocchie dove i ragazzi possano svolgere altre attività formative, lavorative o ludiche.
Il progetto lo abbiamo chiamato BOA che vuol dire BustOcchi Aperti. Perché vogliamo stare attenti a ciò che accade sul nostro territorio e perché vogliamo essere aperti a ciò che il mondo ci sta chiedendo.