RcA: ipotesi Bangassou Stampa

 


Davide e Silvia,

 

sono il vescovo di Bangassou, Mons. Juan José Aguirre e vi scrivo attraverso padre Stefano che credo vi abbia già scritto anche lui. Se siete una coppia che cercate di poter lavorare in missione un anno o più, la diocesi di Bangassou sarebbe disposta ad accogliervi e ad aiutarvi perché veramente possiate fare un'esperienza soddisfacente. Il centro per accoglienza di malati di AIDS in fase terminale funziona bene e Silvia potrebbe dare un aiuto prezioso. È diretto da una suora spagnola, francescana, e a 50 metri c'è il dispensario pediatrico diretto da una comboniana portoghese con un centinaio di consultazioni al giorno. Stiamo costruendo un blocco operatorio e un centro dentale molto vicino, a qualche metro. C'è anche il piccolo centro per fare analitica di AIDS.

Per Davide abbiamo da offrirgli da lavorare in un centro internet, 7 computer con antenna parabolica e tutti gli accessori. Studenti, professori, gente della biblioteca, funzionari, personale della missione, ecc., vengono a navigare molte ore al giorno. Il centro è alla missione Cattedrale, dove potete trovare alloggio, o possiamo affittare una casetta perché siate indipendenti, se avete bambini piccoli possono andare alla scuola mapa della Cattedrale dove imparare tante cose sulla vita qui, senza TV, sulla società dei non consumi... ed è una preparazione molto buona per il rientro un giorno in Italia per la scuola normale.

Possiamo metterci in contatto con una agenzia di cooperatori missionari francese, la DCC, della conferenza episcopale, perché vi prenda a carico o possiamo farlo attraverso altre ONG specializzate nell'invio di missionari laici. Vi domando soltanto di testimoniare la vostra fede, il vostro matrimonio, di sapere bere della sapienza e religiosità africana.

Ecco il primo passo fatto. A voi di fare il secondo e tante altre cose saranno più chiare pian piano attraverso le mail. Questo indirizzo sarà valido per qualche giorno. Meglio il mio di Bangassou.

Tanti saluti
Mons. Aguirre

 


 

 

Mons. Aguirre,

siamo Davide e Silvia la famiglia di Venegono di cui le ha parlato padre Stefano, abbiamo ricevuto la sua mail e quindi la sua proposta.

Difficile riassumerle in una lettera cosa ci ha suscitato dentro, la situazione in cui ora siamo, il cammino che stiamo facendo e quello che abbiamo percorso. Ci proviamo.

In breve.

Abbiamo conosciuto p. Stefano e i comboniani grazie al cammino GIM. Per noi sono stati anni molto importanti che ci hanno aiutato ad aprire gli occhi sul mondo. Nel 2003 ci siamo sposati. Siamo stati in Africa nel 2004 (Mozambico) e nel 2005 (Benin) in visita a famiglie di laici comboniani italiani impegnati in progetti di missione. Nel 2005 insieme ad altri "ex-GIM" abbiamo dato vita al gruppo giovani laici comboniani di Venegono. Tre gli obiettivi dichiarati del gruppo: aiutarci a vivere la missionarietà nel quotidiano, creare una comunità residenziale qui in Italia, individuare progetti nel Sud del mondo in collegamento con i missionari comboniani dove poter inviare qualcuno di noi. Il cammino di questo gruppo è appena iniziato, ancora non siamo riusciti ad individuare un progetto di missione su cui concentrarci (né una struttura in zona per la comunità). La situazione italiana dei laici comboniani, che è in forte fase di ri-discussione non aiuta.

Nel 2006, lo scorso anno è nata Marianna, nostra figlia, che ora ha 10 mesi.

Vedere scritta una proposta di partenza per la missione, ammettiamo, ci ha fatto battere forte il cuore, e per diversi giorni i nostri pensieri si sono inchiodati sul quel pensiero.

Ma dobbiamo constatare che se una proposta come questa fosse arrivata un anno e mezzo fa avremmo molti meno interrogativi che ci frenano. Ora dobbiamo scegliere anche per Marianna.

Ci siamo confrontati con p. Saverio Perego (ha detto che ti conosce) che è ora a Venegono. Ci frena il fatto che il Centrafrica sia del tutto privo di ospedali, che Bangassou sia difficilmente raggiungibile, la situazione politica instabile -bande ribelli- Bangassou sembra non essere un posto particolarmente adatto ad una famiglia.

P. Stefano ci ha scritto che sei in procinto di viaggiare in Europa e forse anche di passaggio per Venegono, se così fosse, noi, il gruppo laici (a cui abbiamo raccontato della proposta) e p. Saverio saremmo molto contenti di poterti incontrare. Ci potresti raccontare direttamente come stanno le cose, e confrontarci sull'opportunità/possibilità di una presenza di laici....

 

Attendiamo dunque tue notizie,

fraternamente,

Davide Silvia e Marianna.