Lettera alla comunità di Venegono Stampa

Gruppo Laici Missionari Comboniani di Venegono



Referente progetto:

Viviana Gessaga

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Venegono Superiore, 2 dicembre 2006

 

All'att.ne del

superiore della comunità comboniana di Venegono Superiore

padre Antonio Guarino

 

e p.c.

a tutti i componenti della comunità comboniana

sita in Venegono Superiore



OGGETTO: descrizione del progetto "Valigie Malpensa" e relativa richiesta per l'implementazione del progetto stesso.




Caro padre Antonio,

 

dopo il confronto avuto verbalmente sabato 2 dicembre u.s., eccoci a sottoporre a te e a tutta la comunità di Venegono il progetto "Valigie Malpensa", progetto che come gruppo LMC vorremmo prendere in carico.

 

In allegato troverai il dettaglio del progetto, così come da te richiestoci.

La formalizzazione fattane penso sia ad un livello di dettaglio sufficiente a fugare ogni dubbio circa le nostre esigenze per poter portare a termine tale progetto. Per ogni domanda o dubbio in merito a quanto descritto, ti prego di non esitare a contattarci (nella persona del referente di progetto Viviana Gessaga - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ).

 

Come abbiamo già avuto modo di farti presente nel nostro ultimo incontro, ci rammarichiamo del fatto che la situazione creatasi non favorisca lo stile di collaborazione fattiva che da parte nostra ci siamo sempre sforzati di avere con la comunità di Venegono.

Trovarci chini in un'autorimessa gelida, come è successo sabato, a smistare il materiale contenuto nelle valigie, di fronte ad un intero castello vuoto è stata una situazione paradossale nella quale non vorremmo più trovarci.

Prendiamo atto e rispettiamo la necessità di rendere formali i rapporti con la comunità di Venegono e in questo senso ti rispondiamo con la presente soddisfacendo (speriamo) le richieste tue e di tutta la comunità circa una maggior chiarezza del progetto "Valigie Malpensa".

Speriamo altresì che eventuali occasioni di emergenza nelle quali il nostro gruppo dovesse trovarsi in futuro verranno valutate con uno spirito di accoglienza maggiore. Non fosse altro che per un atteggiamento di reciprocità verso giovani e famiglie che da anni sacrificano il sempre scarso tempo libero in favore di attività di volontariato richieste dalle diverse iniziative che i padri che si sono susseguiti nella comunità ci hanno proposto.

In quest'ottica ci sentiamo a disagio nel dover convincere una comunità missionaria circa la bontà di un'iniziativa in favore della missione. Sarebbe come richiedere un giustificativo per il sostegno che abbiamo dato e diamo (e daremo) alle giornate missionarie.

 

Crediamo nel progetto che ti sottoponiamo come uno strumento per fare fund raising in favore degli impoveriti del mondo. Crediamo sia un metodo (tra i tanti) per renderci economicamente saldi e credibili. Credibili per poter sostenere un progetto in missione, credibili per poter accompagnare fattivamente altri laici che optano per la partenza come scelta di vita.

D'altro canto non crediamo che questo sia l'unico strumento: siamo consci che le modalità per raccogliere fondi sono molteplici: abbiamo semplicemente colto un'opportunità che un membro della tua comunità ci ha correttamente proposto.

 

Come sai, le contingenze attuali ci impongono di chiedere a te e alla comunità nel suo complesso uno sforzo ulteriore per ciò che concerne i tempi entro cui rispondere alle nostre esigenze.

In data martedì 28 novembre gli addetti di Malpensa ci hanno consegnato 150 valigie che, data la non disponibilità di un luogo presso il castello, abbiamo temporaneamente stoccato presso la casa di Bianca, un membro del gruppo LMC.

Tale soluzione, ricavata in extremis per non disattendere la consegna, causa -come è facile immaginare- notevoli problemi a Bianca e alla realizzazione del progetto nel suo complesso.

Da ultimo ci teniamo a segnalare che il box ad oggi indicatoci come magazzino non è esattamente in linea con le nostre esigenze sia rispetto alle sue dimensioni (largamente insufficienti rispetto al volume) sia rispetto all'esigenza di un minimo di riscaldamento e fruibilità dell'ambiente (ingresso tramite saracinesca).

Come hai avuto modo di notare, nella speranza che la soluzione individuata fosse temporanea e che potesse essere sufficiente in quanto a metratura, abbiamo provveduto a ristrutturare profondamente (senza alcun onere per la comunità e completamente a nostre spese) l'autorimessa assegnataci. Lo abbiamo fatto in un profondo spirito di gratuità e di collaborazione vera e fattiva verso la comunità, certi -oggi come ieri- che la scelta di un box malandato rispetto ai saloni vuoti avesse una solida ragion d'essere.



Certi di avere vostre notizie quanto prima,

porgiamo un fraterno abbraccio



per il gruppo LMC di Venegono

Viviana Gessaga